PFAS: cosa sono e dove si trovano?
Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), che includono gli acidi perfluoroacrilici, si trovano ormai dappertutto: dalle pentole antiaderenti, a indumenti e scarpe impermeabili, fino ad alcuni imballaggi alimentari, pesticidi e acque del rubinetto. Ma perché sono così utilizzati e quali possono essere i rischi per la nostra salute?
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In Italia il controllo del randagismo è migliorato: linee guida importanti
Il trend sull’abbandono degli animali non è in calo, ma il controllo del randagismo è sensibilmente aumentato. Aumentano le iniziative e la sensibilità della gente è cambiata. Oggi chi abbandona è punito dalla legge con il carcere. Al vaglio la proposta di legge di aumentare la pena. Ma se ti trovi di fronte ad un cane, un gatto o un altro animale abbandonato, sai chi chiamare?
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Le fattorie del sangue .. quello che richiedono gli allevamenti intensivi
Le chiamano fattorie del sangue e farebbero rabbrividire chiunque, non solo i più convinti animalisti. A descriverle è una nuova inchiesta della Animal Welfare Foundation che da anni cerca di fare luce su questo mondo, un mondo fatto di crudeltà motivata dal profitto.
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Lidl e il benessere animale, mobilitazione contro i suoi allevamenti di polli
Nei supermercati Lidl la carne di pollo viene venduta a prezzi vantaggiosi, ma a pagare il vero costo sono milioni di animali costretti a un'esistenza infernale negli allevamenti. A denunciare la grave situazione l'Open Wing Alliance, l'alleanza europea che ha lanciato una campagna per chiedere al gigante della Gdo di impegnarsi a difesa del benessere animale
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L'Olanda chiude decine di aziende agricole e allevamenti per abbattere l'azoto
I Paesi Bassi andranno a ridurre del 70% i livelli di azoto per la tutela degli habitat naturali. Per farlo sarà necessario chiudere numerose aziende agricole e di allevamento. Si tratta di un intervento drastico, ma ritenuto necessario dal governo olandese per riuscire a rispettare le norme dell'Ue sull'inquinamento da azoto. Il piano era già stato comunicato nei mesi scorsi, ma l'esecutivo arancione ha chiarito adesso le modalità dell'intervento. In totale, saranno interessate 131 aree chiave, secondo quanto dichiarato dal ministro della Natura Christianne van der Wal e dal ministro dell'Agricoltura Henk Staghouwer.
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Ghiacciaio dell’Apocalisse, preoccupazione per il collasso del gigantesco ghiacciaio Thwaites
Con una massa di oltre 480 mila chilometri cubi, il ghiacciaio Thwaites è il più grande del Mondo. Il suo collasso potrebbe provocare un effetto domino, che porterebbe ad un aumento del livello dei mari di oltre 3 metri
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Cop26, perché non si parla di animali?L’allevamento intensivo degli animali è il secondo responsabile delle emissioni di gas serra responsabili dell’emergenza climatica
L’allevamento intensivo degli animali è il secondo responsabile delle emissioni di gas serra responsabili dell’emergenza climatica. Eppure questo tema non viene preso in considerazione nell’agenda della Cop26, la conferenza sul clima che si svolgerà a Glasgow a dicembre e che ha il suo prologo in questi giorni a Milano con la Youth4climate
e con la conferenza preparatoria PreCop26.
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Come lo spiegheremo ai nostri figli? "Se non cambiamo dieta, nessun futuro"
Cambiare "dieta" per sopravvivere. In un Pianeta che fra meno di trent'anni sarà abitato da 10 miliardi di persone, con agricoltura e allevamenti sempre più sviluppati per sostenere la domanda di cibo a basso costo e la natura sempre più privata di spazi e risorse per mantenere la biodiversità, è necessario ripensare il nostro sistema alimentare globale. Bisogna riformarlo: cambiare le nostre sturpide abitudini e tradizioni, proteggere e lasciare spazio alla natura, coltivare in maniera più rispettosa e in modo tale da supportare la biodiversità, promuovendo una dieta più incentrata sui vegetali e non sulla carne. Altrimenti rischiamo di ritrovarci travolti da una crisi climatica ancor più devastante e senza risorse necessarie per affrontarla. Ad affermare ciò è il nuovo rapporto Chatham House, sostenuto dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e da Compassion in World Farming. Il report da poco pubblicato ci racconta gli "Impatti del sistema alimentare sulla perdita di biodiversità"
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«Così nel 2050 la civiltà umana collasserà per il climate change» Perche' le persone sottovalutano il problema?
Un’allarmante analisi dei ricercatori del National Center for Climate Restoration australiano delinea uno scenario in cui entro il 2050 il riscaldamento globale supererà i tre gradi centigradi, innescando alterazioni fatali dell'ecosistema globale e colossali migrazioni da almeno un miliardo di persone. Ecco cosa potrebbe avvenire anno dopo anno..
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La pesca del tonno: una minaccia per gli oceani
Da decenni sono considerati dalla popolazione pesci “importanti” sia dal punto di vista economico che come fonte di cibo. La carne di tonno è ritenuta ricca di vitamine e rappresenta purtroppo una risorsa per i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Tant’è che la pesca fuori controllo di questo pesce ha ovviamente innescato il sovra-sfruttamento di tonno e affini.
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La nostra fame di carne e soia incendia l’Amazzonia
Gli incendi divorano la foresta pluviale, distruggendo lentamente uno dei polmoni del pianeta. L’Amazzonia sta attraversando una fase critica: le colonne di fumo denso che si alzano dalla vegetazione tropicale sono il risultato delle fiamme che hanno avviluppato la macchia verde degli stati brasiliani di Amazonas, Rondonia, Mato Grosso, Parà e del Paraguay. Le immagini rimbalzate da una parte all’altra del globo mostrano l’effetto di un disastroso processo di deforestazione causato dall’appetito globale di carne e soia. Fiore all’occhiello dell’esportazione brasiliana, la domanda di questi prodotti ha spinto allevatori e agricoltori a intensificare la produzione, annientando alberi e piante del territorio e rimuovendo le popolazioni locali e indigene che lì vivono.
L'allevamento del bestiame è responsabile dell’80 per cento della deforestazione in corso: “Una parte significativa dell’offerta globale di carne bovina, compresa gran parte dell’offerta di carne in scatola in Europa, proviene da terreni che un tempo erano la foresta pluviale amazzonica” chiarisce l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale. Il Brasile è infatti uno dei più grandi esportatori al mondo: nel 2018 ha prodotto 10,96 milioni di tonnellate di carne macellata, destinandone il 20,12 per cento (2,21 milioni di tonnellate) al mercato estero per servire oltre 100 paesi tra prodotti freschi e processati.
Al contempo, il gigante sudamericano ha costruito un fiorente business sulla soia, competendo con gli Stati Uniti per soddisfare le esigenze della Cina, il principale acquirente internazionale. Tra il 2016 e il 2017, le due potenze dell’emisfero occidentale esportavano l’83 per cento della soia che finiva sul mercato mondiale: quella del nord, aveva venduto 59 milioni di tonnellate, l’altra 63 mmt. “Durante il periodo considerato, la Cina fu il mercato di sbocco del 61 per cento delle esportazioni di soia statunitense e il 77 per cento di quella brasiliana”
E nel corso del tempo, lo stato latinoamericano è riuscito anche ad approfittare della guerra commerciale esplosa tra Washington e Pechino. Le consegne degli Stati Uniti verso la Cina sono diminuite enormemente tra il 2018 e il 2019, a causa delle tariffe del 25 per cento imposte dalle autorità cinesi sulle importazioni statunitensi: un atto di ritorsione per i dazi decisi da Donald Trump.Le vendite degli agricoltori nordamericani sono calate, in tonnellate, dell’80 per cento rispetto ai tre anni precedenti. Il Brasile ha così riempito questo vuoto, cavalcando la crescente domanda asiatica.
Le vendite di soia e carne causano i roghi in Amazzonia
La fame globale di questi prodotti ha contribuito ad alimentare il fuoco che brucia l’Amazzonia. Non è infatti un fenomeno di poche settimane, ma dura ormai da tempo. Come ricorda l’Ispra, quest’anno sono stati rilevati finora circa 75 mila incendi: si tratta di un numero record, quasi il doppio rispetto agli eventi registrati nello stesso periodo del 2018. “L’istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) ha rilevato che nel mese di luglio sono stati bruciati 225 mila ettari di foresta pluviale amazzonica, anche questo un dato senza precedenti, il triplo rispetto a quelli del luglio 2018”.
Serve un suolo adatto per il pascolo e per estendere le coltivazioni: così viene adottata la tecnica del “taglia e brucia” per liberare la terra dalla vegetazione e dalle persone che la abitano. Gli alberi sono abbattuti tra luglio e agosto, lasciati lì affinché perdano umidità e infine bruciati, con l’idea che le ceneri possano fertilizzare il terreno: “Quando ritorna la stagione delle piogge, l’umidità del suolo denudato favorisce lo sviluppo di vegetazione nuova per il bestiame”
Grazie ad alcune iniziative come la moratoria che contrasta l’acquisto della soia proveniente da terre soggette a deforestazione, l’impatto di queste coltivazioni sul suolo amazzonico si è ridotto, ma il problema di fondo rimane. Infatti uno studio del dicembre 2018 ha calcolato che circa 17.500 km2 del Cerrado, la grande savana tropicale del Brasile, è stata disboscata negli ultimi 11 anni per lasciare spazio alle piantagioni di soia. E la crescita della domanda cinese di questo prodotto potrebbe incoraggiare le imprese zootecniche e agro-industriali a sfruttare ancora di più il territorio.
La dieta alimentare dei consumatori cinesi è ormai cambiata, il riso ha lasciato sempre più il posto alla carne di maiale e pollo, la cui produzione è cresciuta del 250 per cento tra il 1986 e il 2012 (e dovrebbe aumentare di un altro 30 per cento entro il 2020). Per nutrire questi animali da allevamento, il paese ha bisogno di enormi quantità di mangime che non è grado di produrre da solo e che quindi deve necessariamente importare. E già ora i produttori brasiliani contano molto sul fabbisogno cinese: tra il 2016 e il 2017, avevano prodotto 114 milioni di tonnellate, esportandone 49 in Cina: in altre parole, circa il 43 per cento .
Sul versante della carne, invece, il Brasile ha chiuso il 2018 con volumi record di esportazioni: circa 1,64 milioni di tonnellate sono state consegnate, l’11 per cento in più rispetto all’anno precedente. Che tradotto in fatturato, ha permesso di registrate 6,75 miliardi di dollari di vendite (in crescita del 7,9 per cento sul 2017). Numeri che testimoniano una posizione di leadership, grazie a quasi 215 milioni di capi di bestiame collocati in 163 milioni di ettari di terreno
Meglio la plastica o il vetro per l'ambiente?
Sembrerebbe una domanda banale, siamo abituati a ripudiare la plastica, considerata dannosa per l'ambiente, privilegiando l'utilizzo del vetro. Ma se è vero che da un lato ci sono aspetti che fanno propendere per quest'ultimo (come il fatto che sia riutilizzabile più volte senza il rischio di bere microframmenti assieme all'acqua, dall'altro, a un'analisi più profonda, la plastica risulta migliore: ecco il motivo...
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Lockdown e inquinamento: che cosa è cambiato
Il prolungato e quasi contemporaneo lockdown in molti Paesi del mondo ha causato una diminuzione importante di due tra i maggiori inquinanti atmosferici e l'incremento di un gas dannoso da respirare, mentre ha avuto un effetto pressoché nullo sull'aumento delle concentrazioni globali di CO2.
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Il rischio Coronavirus e gli animali domestici
Per fare chiarezza e togliere ogni fonte di dubbio o incertezza, è meglio chiarire quali sono i possibili (e reali) rischi del Coronavirus soprattutto per chi vive con un animale domestico....
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Australia: dopo più di 240 giorni il Nuovo Galles del Sud è finalmente libero dagli incendi
Finalmente, il Nuovo Galles del Sud in Australia si è liberato degli incendi che l’hanno devastato per 8 lunghi mesi. A confermarlo sono stati i vigili del fuoco dello stato, ufficialmente privo di incendi boschivi per la prima volta dopo oltre 240 giorni.
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Clima: “noi americani rispetteremo gli impegni di Parigi anche contro la volontà del presidente Trump”
Dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirare il paese dall’accordo internazionale sul clima, Washington ha avviato l’iter procedurale per il ritiro dall’intesa del 2015, notificando formalmente la sua intenzione al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
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Amazzonia brucia:cosa fare per salvare il polmone verde della Terra
"I polmoni della Terra sono in fiamme. L'Amazzonia, che è la casa di un milione di indigeni e di tre milioni di specie, sta bruciando da più di due settimane senza sosta"
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ALLEVAMENTI INTENSIVI DEL PESCE : LA VERITA'
Siamo abituati alle denunce di galline in batteria, di maiali rinchiusi in gabbie minuscole, di anatre ingozzate per ingrassare il più possibile, di vacche spremute fino all’ultimo centilitro di latte, meno spesso conosciamo però, ciò che si cela dietro l’industria degli allevamenti intensivi del pesce.
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CARNE ROSSA E' MORTALITA'...NUOVI STUDI...
Si torna a parlare del rapporto tra la presenza di carni rosse o lavorate nella dieta e i loro effetti sulla salute: un incremento delle quantità di queste proteine nel piatto sembra legato a maggiori probabilità di mortalità precoce negli anni immediatamente successivi.
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NUOVI DATI SULL'IMMINENTE ESTINZIONE DEGLI INSETTI
La biomassa degli insetti (ossia il loro peso totale stimato sulla base della quantità di carbonio contenuto nell'intera comunità dei viventi) è diminuita del 2,5% all'anno negli ultimi 25-30 anni. Nei prossimi decenni il 40% delle specie di insetti finirà nelle liste di quelli a rischio estinzione (il 41% delle specie conosciute ha già registrato un declino negli ultimi 10 anni). «È evidente che siamo davanti alla più grande estinzione di insetti dagli eventi del tardo Permiano e del Cretaceo
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LE BUGIE DELLA CHIESA SULL’AGNELLO DI DIO
Il vegetarismo è stato spesso considerato una decisione eretica, una scelta che mette in discussione le gerarchie stabilite da Dio (Libro della genesi, capitolo 1, versetto 28: Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra»). Non mangiare gli animali significherebbe dunque far scendere l’uomo dal suo posto privilegiato (la donna non c’è mai stata), una sorta di trono, e rendersi simili agli animali, che invece dovrebbero essere tutti a lui sottoposti.
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API, SE SCOMPAIONO LORO SI ESTINGUE LA RAZZA UMANA
Ci siamo preoccupati moltissimo della scomparsa delle api, e ne siamo ancora molto preoccupati. E’ facile capire l’entità del problema visto che gli alveari degli allevamenti sono costantemente monitorati. Ci stavamo, però quasi per dimenticare degli altri insetti impollinatori: tra cui api, farfalle, vespe, coleotteri etc. Dico quasi perché, il mondo della ricerca non ha mai smesso di preoccuparsene.
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WHAT THE HEALTH: ECCO COME I CIBI INDUSTRIALI CI STANNO AVVELENANDO, IL DOCUMENTARIO
Dai registi di Cowspiracy, Kip Andersen e Keegan Kuhn, arriva un nuovo documentario dedicato agli effetti sulla salute degli alimenti industriali e di origine animale. Dopo aver indagato l’impatto ambientale degli allevamenti, i due registi si concentrano sugli effetti del cibo sul nostro organismo.
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INSETTI VOLANTI: SIAMO VICINI AD UN'APOCALISSE ECOLOGICA
Le loro popolazioni nelle riserve naturali tedesche si sono assottigliate di tre quarti negli ultimi 27 anni, ma il problema pare estendersi a tutti i paesaggi dominati dall'agricoltura.
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G7, ENPA: GLOBAL WARMING. I “GRANDI” AGISCANO SU ALLEVAMENTI INTENSIVI
«Fate un regalo al pianeta, date voce al Grande Problema, il consumo di carne che scatena il surriscaldamento globale, e scegliete un menu vegetariano per il vostro summit: sarebbe un segnale importante per le opinioni pubbliche dei vostri Paesi». Questo è l’appello che l’Ente Nazionale Protezione Animali, con Annamaria Procacci, consigliere nazionale nonché responsabile biodiversità per conto dell’associazione, rivolge ai ministri che converranno a Bologna l’11 e 12 giugno per i lavori del G7 dell’Ambiente.
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COSA CAMBIA ORA CHE GLI STATI UNITI SI SONO RITIRATI DAL TRATTATO SUL CLIMA
Come preannunciato, il presidente Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti non manterranno gli accordi di Parigi del 2016 che erano stati firmati dalla stragrande maggioranza dei Paesi della Terra.
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OASI VEGANOK: NASCE LA RETE DI RIFUGI PER ANIMALI MALTRATTATI
Dall’unione tra il noto rifugio animale “TheGreenplace” e il team della Certificazione Etica “VEGANOK” nasce il progetto “Oasi VEGANOK” finalizzato alla creazione di una rete di luoghi rifugio per esseri senzienti vittime di violenze o in pericolo di sopravvivenza.
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L'olio di palma è dannoso per l'ambiente?
Sì, l'olio di palma è dannoso per l'ambiente. Le cifre che si leggono sono spesso diverse, ma l’aumento della sua produzione sta certamente contribuendo alla distruzione di grandi fette di foresta, soprattutto in Indonesia e Malesia, i due maggiori produttori.
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ARRIVA L'ACQUA DA MANGIARE PER RISPARMIARE PLASTICA
Tra qualche anno il nostro vocabolario subirà drastici cambiamenti, se la piccola startup britannica Skipping Rocks Lab riuscirà a commercializzare su larga scala le sue bolle d’acqua per ridurre l’utilizzo di imballaggi in plastica.
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UNA LARVA MANGIA PLASTICA CONTRO L'INQUINAMENTO
Ogni anno, in media, una persona utilizza più di 200 sacchetti di plastica che possono impiegare dai 100 ai 400 anni per degradarsi nelle discariche. E non solo. Milioni di tonnellate di sacchetti finiscono nei fiumi e negli oceani compromettendo la salute dell'ambiente e distruggendo l'habitat naturale di molti animali.
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Senza ossigeno per 18 minuti: il record dei ratti nudi
Quelle senza pelo resistono in condizioni che potrebbero facilmente uccidere un uomo in pochi minuti: ci riescono "prendendo in prestito" una strategia metabolica tipica delle piante.
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