Il rischio Coronavirus e gli animali domestici
Per fare chiarezza e togliere ogni fonte di dubbio o incertezza, è meglio chiarire quali sono i possibili (e reali) rischi del Coronavirus soprattutto per chi vive con un animale domestico....
In questo periodo il nostro Paese, e i particolar modo alcune regioni del Nord Italia, è alle prese con il tanto temuto Coronavirus, il virus 2019-NCOV, partito da Whuan in Cina a dicembre 2019. Tuttavia, fake-news, post sui social, foto di supermercati vuoti e sedicenti esperti virologi hanno contribuito a creare – e alimentare – un clima di paura e un allarmismo per lo più ingiustificato.
Un virus dei mammiferi, ma non dei pet!
I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus, la quale, può essere suddivisa in diverse “sottofamiglie” identificate con le lettere dell’alfabeto greco. Gli alfa e i betacoronavirus infettano principalmente i mammiferi, mentre i gamma e i deltacoronavirus infettano principalmente gli uccelli e i pesci.
Il nuovo coronavirus 2019-nCoV appartiene ai betacoronavirus.
Le risposte ai tuoi dubbi
Il coronavirus si trasmette agli animali domestici come cane e gatto?
A rispondere a questa domanda ci pensa direttamente la World Small Animal Veterinary Association (WSAVA), la quale, afferma in un comunicato: “Attualmente non ci sono prove che gli animali domestici possano essere infettati da questo nuovo coronavirus”.
Gli animali domestici possono essere veicolo di contagio?
No. Gli animali domestici non trasmettono in nessun modo il virus, né tantomeno possono fungere da portatori sani. A confermalo molto chiaramente sono enti ufficiali come il Ministero della Salute e l’Istituto superiore della Sanità. Nel vademecum da loro redatto, in particolare, si legge chiaramente: “Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus”.
È importante sottolineare che i nostri animali da compagnia non sono degli “untori” al fine di evitare abbandoni o violenze per disinformazione.
In linea generale, comunque, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con cane e gatto.
I pipistrelli nostrani hanno il coronavirus?
Il nuovo coronavirus 2019-nCoV dalle analisi genetiche e dai confronti con le sequenze di altri coronavirus da diverse specie animali sembra essere originato dai pipistrelli, in particolare il ferro di cavallo cinese (Rhinolopuhs sinicus).
Tuttavia, si ipotizza che la trasmissione non sia avvenuta direttamente dai pipistrelli all’uomo, ma che vi sia un ospite intermedio che abbia agito come specie da trampolino di lancio per trasmettere il virus all’uomo.
Quello che è certo dell’epidemia in corso da Coronavirus, è la sua propagazione attraverso il contagio da uomo a uomo. Non dobbiamo dunque temere i pipistrelli.
Come prevenire il rischio da Coronavirus?
Il vademecum redatto dal Ministero della Salute riassume i comportamenti base da seguire per prevenire la trasmissione e il contagio dal coronavirus 2019-nCoV che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di chiamare SARS-CoV2.
L’impegno per prevenire l’epidemia passa anche attraverso questi comportamenti, basati su informazioni corrette, e che smentiscono le principali fake news circolanti in rete.
Ecco i dieci punti fermi
- Lavati spesso le mani
- Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
- Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
- Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
- Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
- I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus